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UN’ ARANCIA AD OROLOGERIA

di Anthony BURGESS

L’autore racconta le vicende di un gruppo di ragazzi e, in particolare, del loro "condottiero" Alex; e’ proprio quest’ultimo a narrare le gesta della banda: stupri, rapine e lotte tra rivali che si ripetono piu’ volte nel corso della storia.

Durante un furto, Alex viene arrestato e accusato di omicidio colposo.

Successivamente ad un periodo di prigionia e’ sottoposto ad una cura sperimentale contro la violenza, denominata Ludovico. Essa consiste nella visione forzata di filmati, rappresentanti le piu’ svariate forme di violenza, ripetuti piu’ volte per una ventina di giorni.

Questo metodo gli permettera’ di uscire dal carcere in poco tempo, ma al prezzo di rinunciare ad una parte della propria individualita’. All’uscita dal carcere, a causa di una serie di coincidenze le sue malefatte passate si ripercuoteranno contro di lui fino a distruggerlo. Un esempio e’ quello dell’arresto (avvenuto per errore) che vede come poliziotto uno dei suoi peggior nemici che aveva prima di entrare in carcere.

Uno dei passi piu’ forti della narrazione e’ la descrizione dei metodi utilizzati per eliminare la violenza dal carattere del protagonista; come quella mattina in cui Alex sotto l’effetto dei sedativi e’ costretto a guardare un documento sui crimini di guerra compiuti dai nazisti.

GIUDIZIO:

Il linguaggio espresso e’ in funzione del narratore, infatti i termini sono attinenti allo stile della banda; l’autore ricerca il gusto del grottesco e dell’eccesso gia’ coltivato in precedenti testi; il clima della narrazione e’ cupo, le vicende che si susseguono sono ambientate in luoghi notturni o in penombra come la prigione.

Burgess nel protagonista vuole rappresentare lo stereotipo del giovane teppista degli anni ’60 eccedendo negli aspetti negativi: rifiuto delle regole, della societa’, della famiglia.

Il romanzo esprime in modo adeguato la societa’ contemporanea: anche se gli esempi riportati dall’autore possono sembrare lontani dalla realta’, essi mettono in guardia da certi comportamenti, mostrando al lettore le conseguenze subite da Alex, ma anche sottolineandone gli aspetti negativi e quindi criticandola aspramente in modo indiretto. L’autore non lascia spazio ad un eventuale pentimento del protagonista e ad un suo reinserimento nella societa’, forse per lasciare al lettore la possibilita’ di riflettere in modo critico e ipotizzare soluzioni concrete al problema della violenza giovanile.

Questo e’ un testo molto forte e incisivo, per questo ritengo che sia interessante per i guovani e lasci al lettore lo spazio per riflettere sui problemi reali di tutte le societa’ piu’ sviluppate.

La narrazione e’ scorrevole e questo fa si’ che il romanzo si legga volentieri.