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IL CAMPO DI NESSUNO

Autore : Daniel Picouly

Casa editrice: Universale Economica Feltrinelli

Luogo e anno di pubblicazione : Milano, Settembre 1996

Numero pagine : 269

Genere: autobiografia (introspezione)

In questo libro si narra, attraverso gli occhi di un ragazzino di dieci anni, l’avventura di un’infanzia felice vissuta nella Francia degli anni ’50, trascorsa nell’arco di una giornata: dal risveglio fino al ritorno a casa la sera, passando per le esperienze avute a scuola e i giochi nel "Campo di Nessuno", un’area di terra dove si radunano i ragazzi del quartiere.

La famiglia del protagonista e’ composta dal padre nero della Martinica, dalla tenera madre e dai loro tredici figli.

Le gioie, le pene, i sogni… vissuti dal personaggio principale, stanno, pero’, per finire: la piccola casa, infatti, verra’ abbandonata per un nuovo appartamento. Al protagonista non resta che sotterrare al chiaro di luna la sua scatola di soldatini e con essa la sua infanzia, nel Campo di Nessuno.

MESSAGGIO DELL’AUTORE:

L’autore in questo libro ci vuol far capire, secondo me, l’unione e l’importanza di una solida famiglia, dove tutti i componenti sono legati contemporaneamente da un qualcosa che li accomuna: il bene, ma anche l’importanza dell’amicizia.

Ci vuole dimostrare, inoltre, il desiderio di un bambino di raggiungere la felicita’.

STILE / LINGUAGGIO:

semplice e, nello stesso tempo, realistico.

E’ stato molto triste l’ultimo capitolo, anche se e’ quello che io preferisco, in particolare dove la madre del protagonista gli regala l’ultima rosa del rosaio (p. 265), come segno di amore e di amicizia.

GIUDIZIO PERSONALE: il contenuto e la trama di questo libro sono molto realistici; la storia e’ originale e avvincente, anche se in alcuni punti e’ un po’ triste, comunque mi e’ piaciuto perche’ da’ importanza a sentimenti e valori che, nella societa’ del mondo d’oggi, stanno scomparendo (amicizia, amore, fiducia,…).