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IL CODICE GENETICO

"Ii codice genetico" è stato scritto da Johannes Mario Simmel e pubblicato per la prima volta tradotto dalla Rizzoli nel 1989 in 493 pagine.

E’ ambientato ad Amburgo verso la fine degli anni ’80. Norma Desmond, stimata giornalista dell’ Hamburger Allgemeine è al Circo Mondo con il figlio Pierre per assistere allo spettacolo pomeridiano. All’improvviso è il caos più totale: i clowns si mettono a sparare all’ impazzata sulla folla; nel massacro perde la vita Martin Gellhorn, microbiologo di grande fama che si trovava al circo con la sua famiglia. Era forse lui l’ obbiettivo degli assassini? Anche il piccolo Pierre viene ferito e perde la vita; Norma, che dopo la morte del padre di Pierre aveva trovato nel figlio l’ unica ragione di vita per continuare a vivere, cade in preda allo sconforto più totale e vede come unica via d’uscita la lotta alla ricerca dei mandanti della strage. La sua ricerca è però ostacolata da molte situazioni alle quali non riesce a dare una risposta convincente. I colleghi del defunto professore non vogliono collaborare con lei. Perché? Perché un collega del professore scompare inspiegabilmente senza lasciare traccia? Norma viene più volte avvertita di lasciar perdere e la polizia sembra lavarsi le mani del caso. A quale scopo? A che cosa stavano lavorando il professor Gellhorn e i suoi colleghi nei laboratori della clinica Virchow? Con l’aiuto del suo fedele amico Alvin Westen, senatore ormai in pensione, norma riesce a chiarire alcuni punti ma, non appena li ha focalizzati ne sorgono di nuovi; chi è il responsabile degli scambi di cadaveri? Chi è il misterioso personaggio che sembra coinvolto in ogni nuovo delitto? Chi minaccia Norma? Che cosa vuole proteggere? Ma Norma è decisa ad andare fino in fondo. Troppo forse…

Ho letto questo libro in meno di una settimana! Be, credo che sia un buon libro! E’ un continuo intrecciarsi di informazioni scientifiche, omicidi e avventure poliziesche. E’ un buon libro perché è scorrevole e mai palloso. Ci sono continui cambi di velocità, dall’ azione alla tranquillità, in maniera da non soffermarsi mai troppo a lungo su una stessa situazione, veloce o lenta che sia. Adesso te lo leggi perché io non ho scritto questo per niente! Fidati!