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LA METAMORFOSI

di F. Kafka

 

Kafka nel breve racconto "La Metamorfosi" racconta una vicenda umana che ha dell’inverosimile ma che si ricollega facilmente a molti temi moderni e d’attualità.

Il racconto, piacevole anche per la sua brevità (molti libri vengono rovinati a causa dell’eccessivo numero di pagine), mette in evidenza una struttura familiare borghese dell’800. La famiglia Samsa non certamente ricca, ma nemmeno povera, viene mantenuta grazie allo stipendio del figlio Gregor, che lavora assiduamente come commesso viaggiatore. La famiglia, composta dal padre, dalla madre e dalla sorella alla quale è molto affezionato, sarà subito pronta a segregarlo in camera non appena scopre la "strana metamorfosi" che lo ha colpito. Gregor si è trasformato in uno scarafaggio gigante e pian piano acquisisce tutte le abitudini che hanno gli insetti. In principio la sorella non si cura del cambiamento e continua a custodire gelosamente il fratello mentre i genitori terrorizzati non osano avvicinarsi. Dopo qualche tempo però la sorella scontenta della situazione economica della famiglia e della tristezza che ha colpito la casa, non accudisce più Gregor fino a quando egli muore.

L’autore non utilizza un linguaggio difficile ma riesce a descrive bene le situazioni che avvengono. Inoltre il racconto è molto scorrevole, senza dimenticare che il narratore non lascia mai trasparire rilevanti giudizi.

Il finale un po’ tragico lascia aperte diverse domande di grande significato, che Kafka ha amabilmente nascosto tra le righe. Saremo noi pronti ad accudire un nostro caro con dei gravi problemi? Noi stessi saremmo accuditi in circostanze analoghe? A queste ed altre difficili domande occorrono altrettante difficili risposte, che possiamo trovare nel più profondo del nostro animo.

Il racconto non può essere letto in più volte ma in un unico e veloce momento che farà viaggiare piacevolmente la nostra introspezione. Scontato dire che la lettura sarà anche un’occasione di riflessione.