Maria Corti, filosofa e scrittrice italiana (Milano 1915) Insegna Storia della lingua italiana all'università di Pavia. Ha studiato in particolare la poesia dello Stil Novo e la letteratura napoletana del 1400. E' autrice di due romanzi: "L'ora di tutti" (1962) "Il ballo dei sapienti" (1966).
TEMPO :Il libro tratta la presa della cittadina pugliese di Otranto
avvenuta nel tardo '400 da parte dei Turchi.
La città era uno dei porti più importanti della regione.
Nella prima parte è narrata la vicenda di un pescatore di nome Colangelo. Questi, con tutti i suoi compagni, era di guardia sulle mura della cittè e per difenderla sacrificò la propria vita.
Nel secondo racconto il personaggio principale è il capitano Zurlo che era il governatore di Otranto. Anche lui, nell'intento di difendere la propria terra, muore.
Il protagonista del terzo episodio è una donna: Idrusa, la bellissima vedova di un uomo che non amava e che si era ucciso mentre cercava di salvare un bambino catturato da un soldato turco.
Nel quarto episodio troviamo Nachira, che faceva parte del gruppo degli ottocento otrantini che, non volendo farsi musulmani,morirono decapitati.
La sezione conclusiva del romanzo è dedicata al ritorno alla vita
della cittè dopo la liberazione dai Turchi; è raccontata da
Aloise de Marco.
Ma io, più che il soggetto lo chiamerei lo sfondo, tutt'altro che decorativo, ma vivo e vero nel suo tumultuare di avvenimenti, se non addirittura un felice pretesto, tanto per dar motivo alla mano, e soprattutto all'estro e al cuore... -
Nonostante si dilunghi molto nella descrizione dei paesaggi e
delle situazioni, l'opera porta alla riscoperta di valori ormai
"sorpassati", ai quali la società purtroppo non dà più molto
peso, come: la famiglia, la fedeltà ai propri ideali fino alla
morte, il sentimento del valore della propria terra e l'amore
sconfinato per essa.
Federica Chiminazzo