BiblioITIS


[ritorna all'indice]

Recensione del libro " La carne " di Richard Laymon, 1987, pag.368


Nella tranquilla cittadina di Clinton un uomo alla guida di un furgone tenta di investire una giovane studentessa, riuscendo solo a ferirla e andando infine a sbattere contro il parapetto di cemento di un ponte.

In seguito all'impatto l'uomo alla guida muore, ma delle tracce di sangue escono dal veicolo e vengono ritrovate dall'agente Jake Corey che le segue fino al vecchio e abbandonato ristorante " Oakwood Imi " frequentato di notte da giovani studenti.

Dopo l'incidente nella tranquilla cittadina di Clinton avvengono sparizioni e delitti. I corpi ritrovati nel ristorante sono semimangiati.

Qualcosa......qualcuno si aggira nel locale, qualcosa che si nutre di carne umana, qualcosa che si annida dentro di te e ti fa perdere il lume della ragione, qualcosa.....qualcuno di non umano.

Come si può notare, il testo è un horror ma non tratta solo di macabri delitti, sangue e budella; è presente anche l'amore, e alterna i momenti di tensione a scene di vita quotidiana, con le loro gioie e i loro problemi.

E' un testo di intrattenimento e divertimento ma che in alcuni punti apre parentesi di riflessione.

Il ritmo è regolare e i dialoghi intensi, il rapporto tra parti narrative e descrittive è equilibrato, il linguaggio, semplice e di lessico comune, è piuttosto prolisso, raggiungendo però lo scopo di aumentare la suspance.

Il narratore è onnisciente, mentre la focalizzazione è interna variabile e presenta le situazioni alternativamente dal punto di vista di più persone, aumentando la tensione e spingendo in tal modo a continuare la lettura.

Il racconto è molto bello e coinvolgente, emozionante e carico di suspance.

E' consigliabile a un pubblico dallo stomaco forte, a causa delle minuziose descrizioni dei delitti, e non pudico, per la carica erotica che vi è presente.

Consiglio di assaporarlo e gustarlo leggendolo lentamente e con calma, anche se ciò vi sarà quasi impossibile, perché avrete il costante desiderio di sapere che cosa sta per accadere.

Busato Flavio