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Dracula
di Bram Stocker


Anche se sfruttato in ogni modo dai produttori cinematografici e dagli autori senza idee in parodie, remake, ecc. Dracula rimane comunque un pezzo forte della letteratura fantastica, anche se, più che ad un fantastico, in certi tratti Dracula si avvicina maggiormente al genere horror, per certi particolari molto macabri e alcune descrizioni che i lettori più sensibili dovrebbero evitare.

Residente da secoli nel suo tetro castello in Transilvania, Dracula, un non-morto la cui esistenza è stata fermata tra la vita terrena e l'aldilà, prende la decisione di infettare gran parte o la completa umanità con la sua "malattia", succhiando il sangue di persone fino a provocarne la morte e poi facendole diventare vampiri assetati di sangue come lui.

Di questi suoi piani si accorge però Abrahm Van Helsing che coinvolge un gruppo di suoi amici a combattere contro il mostro. Essendo un non-morto però egli non può morire normalmente (ad esempio con un'arma da fuoco), ma bisogna trafiggergli il cuore con un palo molto spesso e bisogna decapitargli la testa dopo averne riempita la bocca d'aglio.

Nonostante la scia di morti provocata dal vampiro i "buoni" riusciranno a eliminare Dracula, assicurando un lieto fine alla storia.

Lo stile del racconto, seppur appesantito da alcune espressioni arcaiche (notare però che il romanzo ha più di cent'anni) e da alcune lunghe descrizioni, è nel complesso piacevole e piuttosto scorrevole.

Complessivamente è un romanzo da leggere, anche se chi si aspetta di leggere un romanzo fantastico troverà alcuni tratti sicuramente paurosi e quindi un po' lontani dal genere del libro.

Matteo Rizzini