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IL RITRATTO DI
DORIAN GRAY


Londra, fine Ottocento, in un laboratorio artistico un bellissimo giovane di nome Dorian Gray posa per un ritratto del pittore Basil.

Una volta terminato, questo quadro contiene più di ciò che sembra, diventa infatti lo specchio dell'anima del ragazzo. Influenzato dall'ambiente circostante egli diventa cinico e crudele. Ciò lo porta ad analizzare se stesso e la vita in modo freddo e distaccato, come se fossero drammi o opere teatrali.

Quest'indifferenza nei riguardi dei sentimenti umani, che vede l'estetica dell'arte al di sopra di ogni altra cosa, si manifesta nel quadro del ragazzo che di giorno in giorno invecchia rovinando l'iimagine angelica del fanciullo.

Non facciamo fatica a capire perché il libro provocò grandi scandali all'epoca per la separazione che proponeva fra gusto estetico e gusto etico. Oscar Wilde riesce pienamente a caratterizzare il suo personaggio in questo senso, rendendolo agli occhi del lettore una figura negativa. Un libro che fa riflettere molto, uno dei classici più amai dal pubblico, una grande opera in cui << CHI INTENDE IL SIMBOLO LO INTENDE A SUO RISCHIO E PERICOLO >> (O. Wilde).

Cecilia Fontanesi