-Il caso più famoso di Sherlock Holmes-
(pagine 160)
L'autore Arthur Conan Doyle in questo giallo romanzesco ha dimostrato di sapere come " far paura " scrivendo. Infatti, in questo racconto ha saputo creare tensione, ansia e angoscia.
Tutto ciò è determinato anche dal fatto che "Il mastino dei Baskerville" si colloca a mezza strada tra il reale e il fantastico, anche se si sa che alla fine Holmes, il detective protagonista, saprà dare una risposta logica a tutto ciò che appare inquietante e misterioso.
La vicenda è presto detta. Un'oscura maledizione si abbatte sulla famiglia inglese dei Baskerville.
Un enorme mastino, apparentemente una creatura infernale, sembra essere il responsabile della morte di alcuni componenti della famiglia.
Solo il più abile degli investigatori, Sherlock Holmes, aiutato dall'inseparabile Watson, può risolvere il mistero che si cela dietro le inspiegabili morti e le misteriose apparizioni dello spaventoso essere infernale tra le paludi di Dartmoor.
La fantasia, in questo giallo, sfiora i confini del soprannaturale ed entusiasma il lettore più esperto tenendo viva la suspence fino alla fine quando Holmes sarà in grado di spiegare minuziosamente ogni particolare.
Conan Doyle è riuscito a rendere il racconto avvincente ed intrigante, inserendo abilmente tra le parti narrative delle descrizioni minuziose ed interessanti.
Il testo è scritto in modo molto scorrevole, con termini appropriati, e rende la lettura dinamica ma mai superficiale.
Esso è consigliabile a coloro a cui piacciono delitti, investigazioni, fantasie particolari, suspence e brivido.
Peccini Andrea