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Recensione del libro " Minotauro " di Stephen Coonts, 1986, pag.521


Questo romanzo è ambientato negli Stati Uniti tra basi militari, uffici del Pentagono e laboratori. I fatti si svolgono nel giro di un anno, massimo due.

Il comandante Jake Grafton, pilota della Marina americana, riceve dal Pentagono l'incarico di seguire il progetto di un nuovo aereo <<invisibile >>ai radar. La missione è di estrema delicatezza, anche perché una talpa sta passando ai russi segreti militari cruciali. Ma proprio quando l'FBI sembra aver individuato l'intruso, chiamato <<Minotauro >>, la situazione si complica e sarà Grafton, correndo seri rischi, a sbrogliare la matassa.

Ci sono molti personaggi, tra i quali alcuni di grande importanza; inanzitutto Grafton, comandante della Marina, pilota, sposato; e poi Toad Tarkington, navigatore, celibe, collaboratore di Grafton, Rita Moravia, pilota, nubile, collega di Tarkington e Grafton, Sam Dogers, scienziato e collaboratore del Pentagono, Luis Camacho, agente dell'FBI. Il seuente romanzo può essere qualificato come un Thriller tecnologico-spionistico, le cui vicende si collocano nel clima della cosiddetta " Guerra fredda ". Il ritmo è spesso irregolare ma a volte incalzante e frenetico, con dialoghi intensi. Il narratore è esterno e utilizza un linguaggio ricercato e a volte brillante. E' un romanzo accativante, ma dal finale scontato perché come al solito vincono i buoni; sconsigliato a chi sa poco di aerei.

Da leggersi tutto d'un fiato.

Pierobon Marco