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HERMANN HESSE "NARCISO E BOCCADORO" 1930 n 284 pagine


Questo romanzo mi molto piaciuto; mi hanno colpito le scelte lessicali della traduttrice, Cristina Baseggio; che spero siano fedeli al testo originale in tedesco.

Le parole,infatti si susseguono armoniosamente, colorandole immagini e dandone quasi un aspetto tridimensionale: la natura, le opere d' arte, le molteplici amanti di Boccadoro sono descritte esaltandone il lato puro, bello e delicato. La descrizione della morte angosciante e provoca un senso di vuoto, di freddo, di grigiore e di smarrimento.

La storia ambientata in Germania, nel convento di Mariabronn, nei boschi, nelle valli, nei villaggi, nella città vescovile; infatti Boccadoro, il protagonista, prima ospite del convento come scolaro, poi inizia a intraprendere la vita del vagabondo.

Imparerò così a sedurre le più belle donne, a manifestare i propri pensieri e sentimenti nell' arte, conoscerà la morte, la temerà e, alla fine, la desidererà.

La storia si svolge nell' arco di una quarantina d' anni nell' epoca dell' alto medioevo.In questi anni Boccadoro, il quale prima un ragazzo credente che fa della religione lo scopo principale della sua vita, durante il periodo di vagabondaggio cambia quasi totalmente: diventa un gran seduttore che s' innamora spesso di donne diverse, un artista violento e persino un assassino.

Egli pensa sempre a Narciso, un erudito del convento che il suo migliore amico, alle donne che ha pi amato quali Lisa, Lidia, Giulia, Lena, Rebecca, Agnese; e a sua madre, ormai da tanto tempo defunta, che diventa, nella sua mente, l' immagine delle migliori qualità delle amanti, anzi l' immagine della vita in ci che essa ha di buono e di puro.

L' amicizia con Narciso, che sempre stata molto salda, diventa pi intensa quando i due si incontrano dopo anni nel castello vescovile e l' amico gli salva la vita. Nonostante i due siano molto amici, essi sono per completamente diversi: Narciso un pensatore, una persona che ha scelto la razionalitÓ e la vita casta della religione; Boccadoro un artista, un impulsivo, ama arricchire la sua mente di immagini, ricordi e sensazioni.

Questo testo, dunque, tratta di amori brevi, passioni travolgenti, avventure attraverso la natura, della minaccia della peste dell' amicizia eterna che supera ogni lontananza, dell' amore per la madre e della ricerca del senso dell' esistenza.

Il racconto diventa quindi una riflessione sull' esistenza, sullo scopo della vita, sui possibili e diversi modi di viverla intensamente, incarnati nei due opposti caratteri di Narciso e Boccadoro.

La narrazione, condotta da un narratore esterno onnisciente, ricca di pause che presentano le riflessioni dei due protagonisti, che danno corpo e armonia alla storia.

Il registro alto, con alcuni latinismi come "amice" e "magister", il linguaggio dotto e tuttavia godibile e avvincente.

Consiglio di leggere questo racconto a tutti, di assaporarne le immagini e i significati, ma soprattutto di immedesimarsi il pi possibile in Boccadoro e di percepire la vita con la sua medesima sensualità.

ANNA ROSSI 3^ AEN